DIPENDENZA DA SMARTPHONE; i meccanismi di base che la rendono possibile

Che rapporto hai con il tuo smartphone? Sei dipendente dal tuo smartphone? Ultimamente si sente spesso parlare di dipendenza da smartphone, ma prima di iniziare una riflessione su tale argomento ritengo che sia utile fare una premessa introduttiva: ovviamente è improbabile che sia lo smartphone di per sé a creare dipendenza, quello a cui ci riferiamo è la dipendenza a tutto ciò a cui quell’oggetto da accesso. Quindi è più opportuno parlare di dipendenza da social network e tutto quello che implicano; la sconfinata quantità di informazioni, video, immagini, le chat eccetera. Oltre alla dipendenza dalle applicazioni di vario tipo, ludiche o di intrattenimento, per sconfinare a delle dipendenze che fino a qualche tempo fa esistevano in modo autonomo dalla tecnologia. Sto parlando della dipendenza da gioco d’azzardo, pornografia, acquisto compulsivo. Sempre come nota introduttiva è doveroso ricordare che ci sono molti aspetti positivi all’uso della tecnologia e dei social media, questi possono essere utili in molti modi diversi, e in tanti ambiti. Quindi ciò che conta è il contenuto di ciò che vi viene immesso e fruito e la quantità di tempo e di energie che vi viene dedicata.
Fatte queste precisazione, devi sapere, che ci sono molte ricerche che mettono in evidenza la relazione tra abuso dello smartphone e problematiche psicopatologiche. E’ stato visto che un uso eccessivo del dispositivo è correlato con ansia, depressione, la tendenza all’ evitamento sociale e relazionale, e ai disturbi da deficit dell’ attenzione. Quello a cui di solito non si dà attenzione è che queste ricerche sono di tipo correlativo. Una volta che si è rilevata una correlazione si può affermare che due variabili (due fenomeni) aumentano e diminuiscono insieme, o che, all’aumentare dell’ uno l’altro diminuisce. Ma questo non ci dice niente sul nesso di causalità; qual è la causa e quale l’ effetto . In parole semplici è difficile stabilire se è nato prima l’uovo o la gallina. Quindi, si potrebbe anche dire che sono le problematiche di depressione, ansia e stress, che causano l’uso eccessivo di smartphone.
Però, possiamo ragionevolmente ipotizzare che l’uso eccessivo dello smartphone e le problematiche psicopatologiche, siano in una relazione di causalità circolare, ovvero che entrambi siano contemporaneamente l’uno la causa e l’effetto dell’altro.
Scegliendo un punto arbitrario d’inizio per spiegare questa circolarità potremmo per esempio dire che, trovandosi a vivere delle sensazioni di noia, solitudine, tristezza, ansia, affaticamento, si ricorre alla distrazione e al sollievo che l’utilizzo dello smartphone e delle sue applicazioni possono dare. Eccedendo in questo comportamento, verranno fortemente limitate o precluse le interazioni reali, “faccia a faccia”, ti ripiegherai in un comportamento solitario e distaccato che ti escluderà da interazioni significative e profonde con gli altri. In altre parole, se utilizzi il tuo smartphone come “coperta di sicurezza” per alleviare i sentimenti e le sensazioni dolorose, avrai solo la sensazione illusoria che la solitudine, la depressione e la noia si dissolvano nel nulla, ma, stai in effetti, peggiorando le cose; le relazioni reali, sono le uniche in grado di far mantenere e sviluppare una personalità sana e armonica.
L’uso eccessivo dello smartphone potrebbe determinare l’atrofizzazione di importanti capacità comunicative. Gli essere umani hanno la necessità di poter consolidare ed esercitare continuamente la propria intelligenza emotiva. L’intelligenza emotiva consente, tra le altre cose, di poter comunicare le proprie emozioni e di poter individuare le emozioni negli altri. E’ acclarato che l’emotività nella comunicazione passa perlopiù attraverso gli aspetti extralinguistici e molto meno per il contenuto letterale di ciò che viene detto; quindi saranno la mimica facciale, la gestualità, gli aspetti prosodici di ciò che viene detto (prosodia: il ritmo, la velocità, le pause delle parole, la modulazione dell’intonazione delle frasi, eccetera) ad assumere un ruolo fondamentale nel trasmettere questa parte importante della comunicazione. E’ evidente che nelle comunicazioni effettuate all’interno, dei social media, tutto questo importantissimo aspetto viene drammaticamente a mancare.
Oltre alle correlazioni fra uso eccessivo dello smartphone e problematiche psicopatologiche e comunicative ci sono dei fenomeni direttamente collegati all’uso eccessivo di smartphone che sono allarmanti. L’abitudine di utilizzare i propri dispositivi elettronici nei momenti antecedenti all’addormentamento ha la capacità di interferire negativamente con i processi del sonno e del buon riposo, il che può avere un grave impatto sulla salute mentale generale. Può influire sulla tua memoria, influenzare la tua capacità di pensare in modo chiaro e ridurre le tue capacità di concentrazione e di apprendimento.
Ma, l’impatto diretto negativo, dell’abuso dello smartphone più allarmante, è sicuramente la sua capacità di distrarre chi sta guidando (e anche i pedoni che attraversano la strada). E’ un fatto ormai sicuro che l’uso dello smartphone è un’importante causa di incidente automobilistico. L’uso dello smartphone durante la guida ha raggiunto proporzioni epidemiche. Uno studio del 2010 del Pew Research Center, (quindi non più recentissimo, molto probabilmente le cose sono peggiorate) ha rilevato che quasi la metà degli automobilisti statunitensi ammette di leggere o inviare messaggi e notifiche durante la guida. Il pericolo è reale anche per i pedoni. Uno studio del 2013, effettuato sui pedoni newyorkesi, ha stabilito che nel quinquennio compreso fra il 2005 e il 2010 i pedoni che hanno subito un danno, a causa della distrazione del loro smartphone, era, in questo lasso di tempo, decuplicata.
Forse ti starai chiedendo perché i social media, e le realtà affini, hanno questo potere di agganciarci? Dal punto di vista psicologico la dipendenza innescata dai social media è in funzione dei micro feedback che questi forniscono. Mi spiego. Per un essere umano è estremamente importante ottenere considerazione, riconoscimento, approvazione, stima dai propri simili. A tal proposito, è esperienza di tutti che i migliori capi, le persone più popolari, sono quelli che danno regolarmente sinceri apprezzamenti e feedback positivi. Il fatto però è che nessuno potrebbe mai competere con il flusso di feedback dei social-media. Quando si controlla compulsivamente il proprio stato nei social network, è questo quello che stiamo ricercando. Non ingannarti; anche se dal punto di vista puramente intellettuale questi feedback sono sminuiti e considerati come trascurabili, ad un esame più attento e scrupoloso del tuo sentire, non ti sarà difficile riconoscere che invece sono in grado di apportare una piccola emozione piacevole; la maggior parte della gente, quando vede un commento su uno dei loro post, un “cuore” o un “like” su una foto, almeno un po’, si emoziona piacevolmente. Se a ciò si aggiunge che all’interno delle società moderne si diventa sempre più isolati sul piano interattivo reale, che gli scambi umani reali diventano sempre più sporadici, venendo quindi a mancare i feedback naturali che avvengono tra le persone in carne e ossa, la probabilità di ricercare sempre più considerazione sui social media, tramite i nostri smartphone, aumenta.
Un passo importante per liberarsi dalla dipendenza dello smartphone è fare questa semplice realizzazione: devi ricordare a te stesso, ogni volta che controlli i tuoi social alla ricerca di notifiche, che ricevi un’email, che finisci un livello in un gioco o scopri un nuovo “meraviglioso” prodotto sui siti commerciali, stai collezionando dei labili, effimeri e inconsistenti micro-premi. E’ una trappola che ti farà sprecare tempo ed energie in cambio di inutili ricompense digitali. Evitala, e dedicati alla creazione e al consolidamento di relazioni umane reali. Il tuo equilibrio e la tua serenità ne saranno migliorati.