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Sei una persona altamente sensibile? Dovresti cambiare? Assolutamente no! Ti spiego perché - Psicologo Dottor Marra

Sei una persona altamente sensibile? Dovresti cambiare? Assolutamente no! Ti spiego perché

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Sei una persona altamente sensibile? Dovresti cambiare? Assolutamente no! Ti spiego perché
Ti ritrovi spesso a preoccuparti dei tuoi stati emotivi e di quelli delle persone con cui interagisci? Valuti e rifletti sulle cose abbondantemente? Vivi le tue interazioni con un intenso coinvolgimento emotivo? E ti rendi conto che lo fai più degli altri, più della media delle altre persone? Se è così potresti essere una persona altamente sensibile. Ma cosa significa esattamente essere una persona sensibile? Tutti noi abbiamo sicuramente un’idea al riguardo, ma, devi sapere, che al di là del senso comune del termine, in ambito psicologico scientifico, sono stati fatti molti studi che hanno definito tale concetto in modo molto preciso e rigoroso. Prima fra tutti Elanie Aaron, ricercatrice americana, che dal 1991 ha avviato una lunga serie di studi volti ad indagare l’alta sensibilità come tratto di personalità. In questo articolo voglio riassumere i punti fondamentali di queste ricerche e ti darò delle indicazione per i test che misurano questa caratteristica.
È fondamentale chiarire che l’alta sensibilità, come la maggior parte dei tratti di personalità, non è un qualcosa di buono o cattivo di per sé, ma ha dei vantaggi e degli svantaggi a seconda dei contesti, delle situazioni in cui si trova ad agire la persona che ne è portatrice.
L’alta sensibilità, è una caratteristica che si ritrova in una minoranza della popolazione; circa il 20%. Spesso, prima degli studi della Aaron, era un tratto di personalità che veniva erroneamente confuso con l’introversione, la timidezza, e varie forme di cui chiusura e inibizione sociale-comportamentale. È appurato, l’alta sensibilità non ha niente a che vedere con tutto ciò.
La persona altamente sensibile (che d’ora in poi chiameremo “PAS”, utilizzando il suo acronimo italiano), presenta alcuni aspetti caratterizzanti; secondo la Aron sono quattro: 1)la profondità, 2)la sovrastimolazione, 3) l’empatia e 4) la sensibilità ai dettagli.
1-4)Il primo è il quarto di questi si riferiscono al fatto che la persona altamente sensibile capta ed elabora minuziosamente e profondamente moltissimi dei dati ambientali in cui si trova. Quest’azione “spugna”, di raccolta, non sarà fine a se stessa, ma innescherà un corposo, e minuzioso processamento mentale dando vita a svariate e lunghe serie di associazioni mentali. In parole semplici si formerà nella mente della PAS, a partire dai dati raccolti, una caotica e sovrapposta serie di ipotesi, anticipazioni, timori, speranze e scenari alternativi disparati, in rapida successione.
2) Ovviamente questa massiccia attività ha i suoi costi: la PAS è soggetta alla sovrastimolazione. I tanti stimoli integrati e analizzati possono diventare schiaccianti, soverchianti. La PAS in molte situazioni si stancherà prima delle persone che non sono altamente sensibili.
3) La capacità di cogliere i dettagli si attua anche per le sfaccettature dell’emotività, proprie e altrui. Le PAS saranno quindi caratterizzate sia da un intenso coinvolgimento emotivo nelle loro attività e sia dall’ elevata capacità di risuonare emotivamente con le emozioni degli altri; in una parola di essere empatiche (approfondirò questo aspetto a breve).
Queste caratteristiche centrali, delle PAS comportano dei vantaggi e degli svantaggi. Tra i vantaggi:
1) Dato che le persone sensibili, in generale sentono di più, verosimilmente, imbattendosi in situazioni piacevoli, saranno in grado di coglierne tutti i dettagli e le sfaccettature e quindi di viverle in modo più intenso rispetto a chi non ha un’ alta sensibilità.
2) Le PAS come abbiamo detto poc’anzi, all’interno delle relazioni interpersonali spiccano per la loro capacità di essere empatiche e intuitive. Per esempio, saranno sicuramente in grado di cogliere istintivamente tutti i dettagli della comunicazione non verbale (mimica, postura, gestualità, tono della voce eccetera) ed elaborarli per percepirne le emozioni sottostanti. Molto probabilmente, tale percezione non rimarrà distaccata ma avvierà un processo di immedesimazione che è alla base appunto dell’empatia; la capacità di identificarsi emotivamente con l’altro, consentendo così alla PAS, per esempio, di avere una comprensione molto precisa e sottile per le difficoltà che le altre persone stanno vivendo.
3) Essere sensibili incoraggia (e per certi aspetti costringe) a praticare un’eccellente cura di sé; le persone sensibili spesso sentono gli effetti, sulla propria persona, della negligenza e della trascuratezza, prima della maggior parte delle persone. Le PAS sentono immediatamente le conseguenze di aver bevuto troppo, di essersi privati del sonno, di aver mangiato poco o troppo o male. Per certi aspetti si potrebbe dire che le PAS sono costrette a prendersi cura di se stesse
Per quanto riguarda il lato svantaggioso, disagevole, una prima considerazione di tipo generale, fa realizzare, che essere altamente sensibile ti colloca, (dal punto di vista numerico, statistico) all’interno di una minoranza. Di conseguenza la PAS sarà catapultata in un mondo fatto da una maggioranza di persone che non sono altamente sensibili, e quindi dovrà confrontarsi con una maggioranza di persone che hanno stili comportamentali, emotivi e cognitivi diversi dai suoi.
Analizzando gli svantaggi in modo puntuale possiamo dire che, 1) specularmente a quanto detto poco prima, il fatto di sentire di più non si applicherà solo le situazioni positive ma anche a quelle sgradevoli.
2) E, l’aumentata empatia, potrebbe farti sconfinare nell’atteggiamento di crederti responsabile per la risoluzione di problemi che non ti competono; potresti sentirsi in dovere di intervenire in ambiti e situazioni che sono al di fuori del tuo raggio di azione, delle tue competenze, del tuo potere. In parole semplici potresti sentirti responsabile di intervenire sugli stati emotivi (dolorosi ) delle altre persone.
3) Potresti facilmente essere soverchiato dalle stimolazioni esterne di cui non ti fai scappare niente, e da quelle interne, cioè dalle abbondanti catene associative che ogni stimolazione esterna è in grado di provocare.
Va da sé che questa caratteristica potrebbe determinare 4)la tua difficoltà ad essere velocemente risoluto nel prendere decisioni. In poche parole, sono troppe le variabili e le ipotesi che cerchi di tenere sotto controllo e avrai un rallentamento nella tua capacità di rispondere al mondo esterno.
Scale/ test
Qualora tu fossi interessato ad indagare il tuo livello di sensibilità, sappi che il prof Michael Pluess, della Queen Mary University of London, ha messo a disposizione di tutti, in modo gratuito, nel suo sito sensitivityresearch.com la possibilità di autosomministrarsi un test affidabile e scientificamente valido. Sostanzialmente, troverai una serie di affermazioni in cui dovrai esprimere il tuo livello di accordo-disaccordo. per esempio:
Sei profondamente toccato dall’arte e dalla musica?
Ti senti scosso dai cambiamenti nella tua vita?
Ti infastidisce dover fare tante cose insieme?

Consigli
Se ti sei riconosciuto in queste descrizioni per te sarà opportuno assecondare questa tua bella caratteristica (paradossalmente tante PAS cercano di soffocare, lottano, respingono la loro sensibilità) e adottare alcuni accorgimenti, tra cui: 1) ritagliarsi un ritmo di vita più lento con degli spazi per le pause. Sai che avrai bisogno di riflettere di più rispetto alla maggioranza delle altre persone, e quindi, costruisciti, inventa, un ritmo di vita più lento. 2) e, a volte, tu dovrai proprio fermarti, per far sì che il livello di attivazione psicofisiologica che la stimolazione agli stimoli in cui ti sei imbattuto ha causato, si abbassi. Meglio ancora se, tali pause, avverranno i luoghi la cui capacità di stimolare, sarà attenuata; quindi, poco rumore e luci riposanti, e altre comodità eventuali. 3) Permettiti la possibilità di emozionarti e di piangere, si, è permesso piangere! (Anche se sei un uomo). Secondo la dottoressa Aron le PAS tendono a piangere più facilmente delle altre persone (sembra proprio che isolarsi per avere sfoghi di pianto sia un modo molto frequente per le PAS di ripristinare il proprio equilibrio;
4) I cambiamenti di abitudini e di vita sono un elemento stressante per chiunque, ma per le persone PAS possono essere soverchianti anche i cambiamenti positivi, come trasferirsi in una bella casa, ottenere una promozione sul lavoro, o iniziare una nuova relazione. Per te che sei PAS potrebbe essere necessario un lungo periodo di adattamento anche per le situazioni favorevoli.
5) All’interno della tua cerchia di relazioni cerca, individua delle persone care che siano in grado di comprendere e rispettare la tua natura sensibile. Poiché la maggior parte delle persone non è molto sensibile, semplicemente non capisce cosa significhi essere molto stressati, ad esempio, da problematiche lavorative, un rumore improvviso, un fine settimana frenetico, da una festa o una scena violenta in un film. Non tutti lo “capiranno”, e va bene così, non te ne stupire più di tanto. Ma ciò di cui una PAS ha bisogno, sono almeno poche persone che comprendano veramente la loro sensibilità. Preferibilmente le persone a te più vicine. Qualcuno che non solo ti capisce, ma che possa favorirti e sostenere il tuo bisogno di protezione dall’eccessiva stimolazione, e che sia in grado di apprezzare tutte le belle qualità che si accompagnano alla tua particolare sensibilità.

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